ESCLUSIVA – Un esperto di match analysis ci illustra la sfida tra Messina e Unicusano Fondi!

La gara esterna contro il Messina, valevole per la 15esima uscita stagionale dell’Unicusano Fondi, è stata una gara spettacolare sotto ogni punto di vista. Ricco di emozioni e colpi di scena, il match del ‘San Filippo’ ha visto uscire i pontini a testa alta: la squadra di Pochesci, con l’1-1 di Messina, ha trovato il settimo risultato utile consecutivo. Analizziamo l’incontro, aiutandoci con delle immagini, dal punto di vista tattico…

La prima situazione che andiamo a “studiare” riguarda una grande palla gol collezionata dal Messina nel corso del primo tempo. Dall’immagine si evince che l’Unicusano adotti un modello difensivo portato prettamente alla marcatura a zona. Lo dimostra la formazione della barriera formata da ben quattro uomini rossoblu al limite dell’area piccola. Ma il Messina in questo caso riesce lo stesso ad approfittarne, e con poco più della metà degli uomini del Fondi (nell’immagine sono 5 contro 8), trova lo stesso l’attimo per calciare. In questa circostanza all’attaccante biancoscudato viene concessa la possibilità di caricare il sinistro, ma il forte pressing della linea difensiva fondana costringe all’errore il giocatore del Messina, che trova la conclusione ma non la porta.

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Cosa c’è dietro il fallo da rigore commesso da Rea, che è costata l’espulsione al difensore messinese? L’immagine ci mostra l’inizio dell’azione che ha portato al contatto in area. L’Unicusano sfrutta un lancio lungo di Tiscione indirizzato per Elio Calderini, che sfrutta una disattenzione dell’avversario (persuaso dal movimento alle sue spalle di Albadoro, in fuorigioco di rientro) per arrivare a tu per tu con il portiere e costringere Rea all’inevitabile fallo da rosso. Ottima trama offensiva costruita dagli uomini di Pochesci.

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Il Fondi con questa azione conferma di essere una squadra molto intelligente. La foto ritrae Varone in possesso di palla: dopo aver superato due giocatori avversari, il numero 8 rossoblù piazza un pallone perfetto in area di rigore. Se dico “perfetto” c’è un motivo: il pallone è a rientrare e disorienta nella corsa i difensori avversari. In questo modo, De Martino è libero di calciare in porta senza essere minimamente disturbato. Da registrare il grande movimento di Albadoro, che attacca la profondità sul primo palo in modo da attirarsi il difensore e liberare lo specchio della porta per l’avversario. Questa mossa, tanto astuta quanto importante, è degna dei più grandi centravanti di Serie A.

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Per ultimo, esaminiamo la situazione che porta al gol dell’1-0 firmato Domenico Capua. Il centrocampista del Messina parte in posizione molto arretrata, ma si inserisce in area di rigore. L’ala destra del Messina legge il suo movimento e gli fornisce uno splendido pallone, che Capua è libero di indirizzare all’angolino. Grave svista di Bombagi, che si perde completamente l’avversario. Nel caso in cui il portatore di palla fosse andato al cross, avrebbe trovato un suo compagno totalmente libero all’interno dell’area di rigore. Situazione da non ripetere…

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Andrea Pontone

Twitter: @_AndreaPontone

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