L’Unicusano Fondi vive una notte magica. I rossoblu riescono nell’impresa di battere il Foggia capolista allo “Zaccheria”, sconfiggendo la squadra di Stroppa grazie ad una prova eccezionale fornita dagli uomini di Pochesci. Il Fondi è tornato ad essere grande, e lo dimostra conquistando la vittoria più importante della storia del club. Tre punti d’oro, che rilanciano anche e soprattutto l’ambiente legato alla squadra rossoblù. Un trionfo che sa d’impresa, che porta alto il nome della città di Fondi in tutta l’Italia calcistica. Un vero e proprio sogno.
Eppure in fin dei conti la squadra di Pochesci non è stata protagonista di un avvio soddisfacente: dopo aver subito il forte pressing offensivo del Foggia, i pontini subiscono la rete dell’1-0 firmata da Vincenzo Sarno, direttamente su calcio di punizione. Il Fondi accenna una lieve reazione, sfiorando il pari al 21′ con Filippo Tiscione, ma dopo pochi minuti, al minuto 33, arriva il gol del raddoppio che porta il nome di Gerbo. Si annuncia una catastrofe per l’Unicusano, ma all’improvviso tutto cambia.
Quando oramai sembra svanita ogni speranza, i pontini tornano in partita con il gol di Varone, che accorcia le distanze e riapre la partita. La gara si accende ed a beneficiarne è lo spettacolo. A rimanere sospeso, invece, è il fiato dei tifosi rossoblù, che rischiano fino all’ultimo di subire ulteriormente gol. Eppure il Fondi edifica un muro all’interno della propria area di rigore: di lì, d’ora in poi, non si passa più. Baiocco abbassa la saracinesca e sventa una miriade di occasioni da gol per la squadra di casa. Il Foggia si innervosisce e l’Unicusano ne approfitta per venire avanti, trovando lo storico gol di Calderini, che fissa il risultato sul 2-2.
Ma c’è ancora una abbondante mezz’ora da giocare, ed ogni errore può rivelarsi fatale. Il tempo non passa mai e le occasioni da gol per i rossoneri crescono in maniera esponenziale. Le prodezze di Baiocco ed i salvataggi miracolosi della difesa rossoblù arginano l’uragano pugliese, che non riesce ad oltrepassare un muro invalicabile. Il Fondi si galvanizza e trova la giusta condizione psicologica per poter cercare di ‘purgare’ gli avversari. Ed alla fine, riesce nell’obiettivo: l 74′ Albadoro trova la rete incredibile che ribalta il risultato. È rimonta storica per l’Unicusano, che ora, però, si ritrova ad un quarto d’ora dalla fine, pronta a soffrire per cercare di portare a casa un eroico risultato.
Da una parte prevale la voglia di difendersi per consolidare il risultato, dall’altra, invece, c’è la tentazione di riproporsi in avanti per chiudere definitivamente i conti. Ma il Fondi si chiude e lotta fino all’ultimo respiro, su ogni pallone, in ogni contrasto. Mai un retropassaggio, sempre palla in avanti, nella speranza che quelle dannate lancette dell’orologio scorrano il più in fretta possibile. Il Foggia è alla ricerca disperata del gol e si schiera tutta in avanti, collezionando una palla gol dopo l’altra senza riuscire a concretizzare. L’ultima occasione per i padroni di casa si registra al 96′, in pieno recupero, negli ultimi secondi della gara, quando Sarno ha sui piedi la punizione che può valere il 3-3. Ma il pallone, così come le speranze dei pugliesi, si spegne sul fondo.
L’arbitro prende in mano il fischietto e dice che può bastare: il sogno tanto atteso è finalmente diventato realtà. Il Fondi espugna il campo del Foggia capolista, vincendo in casa di una squadra storica per il calcio italiano. Esplode la festa in tutta la città, che esulta per una vittoria sofferta più che mai. I tifosi dei pontini hanno seriamente rischiato l’infarto. Ma in cambio la loro squadra ha compiuto un’impresa leggendaria, conquistando tre punti in quello che è uno degli stadi più difficili da espugnare su tutto il Girone C di Lega Pro. La squadra di Pochesci sembra aver finalmente trovato la ricetta giusta per rendere al top. Questo è solo l’inizio: il popolo fondano può permettersi di sognare.
Andrea Pontone
Twitter: @_AndreaPontone