Tra alti e bassi si è appena conclusa la 53° stagione per il Gaeta Sporting Club, impegnato tra prima squadra, under 15 e beach handball.
Dopo aver dominato la scorsa edizione, in Serie B gli angioini hanno concluso al quinto posto un campionato condizionato pesantemente dagli infortuni di Antetomaso e Ponticella e dalla partenza di Iorio a metà torneo per motivi di lavoro.
Con tutto il peso sulle spalle di Davide Ciccolella, che da gennaio stoicamente è sceso in campo malgrado diversi acciacchi, la truppa di coach Macera ha comunque sempre onorato l’impegno portando a termine uno dei campionati più travagliati della storia biancorossa grazie al carisma dei veterani Capomaccio e Panzarini (Andrea e Claudio) ed ai preziosissimi ritorni di Antonio Ciccolella, Cienzo, Florio e Martino, con Giampiero Macera a fare da chioccia ai tanti giovani chiamati in causa.
Dopo aver ricostruito il settore giovanile da zero a causa di una precedente gestione tecnica infruttifera, la società e Coach Macera sono riusciti a plasmare un numeroso e solido gruppo che in pochi mesi ha saputo non solo ridurre il gap, ma anche tener testa ad avversarie più esperte e rodate quali Handroma e Fondi, soprattutto nell’ultimo concentramento disputato senza tre titolari e con altri due infortunatisi in gara, chiudendo al terzo posto grazie alle due vittorie ed al pareggio contro la Polisportiva.
Diverso il discorso sul fronte beach handball dove, malgrado i pochi allenamenti ed un roster stravolto in extremis a causa di un concomitante concorso scolastico, la formazione U15 ha superato nella fase regionale del Trofeo Coni il Gaeta Handball ’84, strappando così il pass per la fase nazionale che si terrà dal 21 al 24 settembre in Basilicata.
Gran soddisfazione per il club e per Coach Andrea Antetomaso, coinvolto insieme a Coach Marco Purificato in un allargamento dello staff tecnico, che si somma a quella per l’operazione di ampliamento del bacino atleti con le tante iniziative svolte nelle scuole dei limitrofi comuni di Formia, Itri e Minturno.
Continua proficuamente anche la collaborazione con l’Università degli Studi di Cassino nell’apertura e nell’organizzazione delle visite guidate al Castello Angioino, ormai perno della nostra attività culturale che è stata oggetto di studio nelle scorse settimane di una studentessa della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Trento per l’elaborazione della sua tesi in marketing esperienziale in ambito turistico.
È dunque tempo di bilanci, programmazione e previsioni.
Il quinto posto in Serie B stride con le aspettative e forse delude le speranze riposte in noi da tutti i nostri sostenitori, ma dal momento in cui nel 2020 la dirigenza ha rinunciato alla Serie A Gold per riprogrammare il futuro della pallamano gaetana, era pienamente conscia che ci sarebbe stato da soffrire per qualche anno, il tempo necessario per rigettare le fondamenta.
Non si parla solo del vivaio, linfa vitale per i roster futuri, ma anche di nuovi dirigenti, strutture e solidità economica.
Per lustri infatti lo Sporting Club è stato una certezza pur non ricevendo certezze e garanzie, si è districato in alto mare con il suo know-how pur non avendo i mezzi necessari, pur di tener alto il vessillo biancorosso.
Siamo consapevoli di non avere ancora le forze per affrontare un campionato che seppur denominato A Bronze resta sempre una terza serie con costi di gestione pari quasi ad una Gold, massima categoria in cui abbiamo quasi sempre militato e per cui non abbiam necessità di compiere il passo più lungo della gamba pur di proclamare un imminente ritorno in Serie A anche perché, se proprio avessimo voluto affrettare il processo, avremmo potuto iscriverci già in questa stagione in Serie A2, ma avremmo soltanto gettato fumo negli occhi alle persone.
Questo pur consci che nella prossima stagione, con un palasport a disposizione e l’incredibile supporto dei nostri sponsor, non potremo più rinviare la risalita: lo dobbiamo ai nostri tifosi, lo dobbiamo ai nostri esemplari atleti.
✍️ Area Comunicazione GSC1970