ALL’ATTENZIONE DEI PALLAVOLISTI PER I GIOCHI SPORTIVI.
Come tutti quanti sanno, io sto nel giro della Pallavolo dal 2007. Sono segnapunti principalmente nella Riviera d’Ulisse e ora anche osservatore giovanile di Pallavolo Femminile (faccio trade union tra atlete e DS, Coach o Presidenti: questo lo faccio gratis). Nonché, tra i migliori giornalisti sportivi del Lazio (in primis, telecronista).
E tutti sanno che vivo a Minturno e sono anche un Bagnino di salvataggio a Sperlonga.
Quest’anno, mi sono visto le varie tappe dei Giochi Sportivi Studenteschi legati alla pallavolo, principalmente femminile.
Fin quando ci stava l’organizzazione del Liceo Scientifico “Leon Battista Alberti” di Marina di Minturno (LT) diciamo è andato bene perché gli studenti erano cmq buoni ad arbitrare e sapevano fare i referti (seppur erano alle prime armi). Le scuole Sportive INSEGNANO anche a fare le documentazioni. E, la responsabile di questa scuola si è accavallata il lavoro fino a Monte S.B. Bene.
Eccoci arrivare alle Finali Provinciali.
Buona la palestra (quante gare di B Maschile e B1 Femminile dell’AST Latina Volley …), facilmente arrivarci anche con i bus e treni.
Nomi di scuole importanti frequentate da persone che sono arrivate con la Nazionale Italiana o in serie A.
E qua, inizia lo sfogo mio. SCUSATE il francesismo.
Ho visto una delle più grandi disorganizzazioni in assoluto. Non è un attacco né alla scuola e né a chi ha fatto arbitro o segnapunti perché NON SIAMO NATI imparati.
In totale c’erano 8 scuole: 4 maschili e 4 femminili. Quindi, sullo stesso campo, sono state giocate 2 gare per ben 3 volte (diciamo 2,5 volte).
Un campo diviso in 2, niente referti, niente arbitri della federazione, fischietti di 50 cent. Quindi, per via perpendicolare. Il culmine? Un team che, per mettere i numeri sulle maglie, ha preso il “Nastro di carta” e messo il numero a penna (ci giochi e cade a terra) e liberi con lo stessa e identica maglia del giocatore “normale”. In questo, modo non riuscivi ad esprimerti al meglio.
Come bisognava fare? Ecco. Ve lo dice uno che è stato negli USA e che sta più avanti di altri a livello di organizzazione.
CON 1 SOLO CAMPO DISPONILE.
Bisognava giocare le gare la femminile di mattina e la maschile il pomeriggio con terreno di gioco “non diviso”. Oppure, giorni diversi (vedi Cadetti del Golfo di Gaeta in semifinale). Vari sono i campi disponibili (meglio se era nei dintorni di Sperlonga, anche a Monte San Biagio Scalo. O il Palasport di Fondi).
CON SCUOLA VICINA.
Maschile da una parte e Femminile dall’altra (di fronte, alla struttura a fianco, ecc.). Come a Cisterna di Latina Scalo, Fondi, Marina di Minturno in zona Spiritiera.
CAMPO NON DIVISO
A “Campo aperto” (o non diviso) l’atleta si esprime meglio.
DIVISE DA GIOCO.
Meglio se si aveva maglie o pantaloncini già numerati (erano più visibili). Oppure comprare delle T-SHIRT di buon cotone economiche (consiglio OVS, Clique: utili per chi lavora in Spiaggia) personalizzate e stamparci sopra il numero (ci sono varie stamperie che costano poco): il libero con maglia con colore completamente diverso. Meglio ancora se uno sponsor le fa (vedi come fecero a Terracina per le Scuole Medie). Oppure, se non ci sta il libero, purchè siano maglie numerate con numeri diversi.
ARBITRI
Mettere comunque arbitri FIPAV (come fanno nella Città di Roma): oppure, il 1° arbitro alle prime armi e arbitri esperti come 2°. Ci sono anche arbitri che sono “studenti” nelle varie scuole. Ricordando che la provincia di Latina ha ben più di 4 arbitri a livello di B1 Nazionale (di cui 3 donne).
REFERTI
Come ha fatto la prof.ssa della scuola “de Semeglio”, chiamare dei buoni refertisti. Anche stampare 1 pagina solo, fare 2 fotocopie e lasciarla 1 ad una scuola ed una ad un’altra. Magari, il più esperto al fianco di una alle prime armi. Io lo faccio dal 2010 e sono arrivato anche in B1 Femminile.
REGOLE.
Non si capisce nulla. Devono giocare tutte, anche per solo qualche punto. E non obbligatoriamente tutto il set.
PARTECIPAZIONE DI TUTTE LE SCUOLE
Tutte le scuole devono partecipare. Cioè, devono essere i presidi a spingere ai Giochi Sportivi Studenteschi e non pensare solo a studiare. Se ero io preside, preferisco che facciamo 4 ore di educazione fisica, 4 ore di attività marinaresche che studiare sempre italiano (meglio avere atleti e che ci sanno fare “cu u pilu” che secchioni e poi Mdf).
Le scuole nella femminile erano “Semeglio”, Funne e 2 di Latina. A campo aperto, si sarebbe visto una pallavolo differente. E credo le due scuole di Latina non avrebbero avuto vita facile. Io speravo in una finale Semeneglio-Funne: qua il cuore era a metà.
Feder…. Guarda da Roma e interessati. Perché se nei campionati della Federazione, le nostre scuole non arrivano alle Nazionali, ai Giochi Sportivi Studenteschi ce la possono fare. Sabaudia e Terracina sono state Campioni d’Italia nella Femminile…..
Visto che fai fare vari campionati della Coppa Territorio per “fare cassa”, organizzati in prima persona a mandare arbitri e refertisti pagandoli. I Giochi Sportivi Studenteschi, in USA e Canada, sono una importante risorsa. Là, non sei pallavolista, calciatore o cestista: sei un’atleta che è capace a fare tutto. Infatti, stanno avanti. Hanno palazzetti come palestre e noi in Italia stiamo inguaiati in molte strutture. Poi, se un’atleta non va bene a scuola ma è bravo dello sport, passa avanti e viene promosso. Meglio avere un atleta, che sa fare un lavoro e cu “u pilu” che non a prendere tutti 9 e dopo essere “sfigato”, Mdf e disoccupato.
Sveglia…..
ALDO CONTE
