Il tempo stringe per iscrivere la squadra al campionato di Eccellenza
Tra cinque giorni scade il termine ultimo per iscrivere al campionato di Eccellenza il Terracina calcio 1925.
Cinque giorni che determineranno il dentro o fuori di una società che proprio quest’anno ha compiuto i suoi primi 100 anni di vita, mentre le notizie di cui siamo in possesso ci parlano di enormi difficoltà per realizzare una eventuale fusione con altra società per mantenere la categoria e la matricola storica in Federazione.
Ma gli incontri con la società che si dovrebbe fondere con il Terracina calcio 1925 vanno a rilento e anche la riunione di ieri allo stadio Colavolpe non ha sortito effetto positivo per la mancanza del presidente della società che si dovrebbe associare, il quale sta portando avanti la trattativa per interposta persona.
Nel contempo c’è da registrare anche il completo abbandono delle forze economiche e imprenditoriali della città, che pur sapendo in quali grossi problemi la società calcistica si dibatte, sembrano diventate tutte ignave.
Assenti loro, ma assente anche tutto l’arco costituzionale politico che governa Terracina. Parafrasando: sembra un gioco di squadra a “distruggere” di altissimo livello tecnico – tattico.
Nell’ultima riunione – sopralluogo al Colavolpe con l’assessore allo sport e quello al demanio, e dopo l’incontro con il sindaco Giannetti di circa un mese fa, dove si erano gettate le basi per una sorta di road map dei lavori urgenti da fare al Colavolpe, nulla è purtroppo stato fatto.
Nessuna buona nuova ci giunge a riguardo del pozzo artesiano, quello che è in funzione (si fa per dire) tira su acqua e sabbia con oggettive difficoltà di farla raggiungere negli spogliatoi o per innaffiare il campo di gioco.
Nulla è stato fatto per il taglio dell’erba al terreno di gioco e intorno al pozzo (fatto però da volenterosi).
Mentre per innaffiare il terreno di gioco ci si è affidati ad un “volontario” che la mattina giunge allo stadio, attacca le manichette e vai col tango dell’acqua che arriva a singhiozzo (una specialità della real casa comunale).
Eppure il sindaco aveva pubblicamente annunciato di aver affidato le cure del campo ad una ditta specializzata. Evidentemente, la pratica è ancora in fase di lavorazione. Quisquilie, però, rispetto al quadro complessivo che si ha di fronte.
David Franco, uomo solo al comando per non far sparire il gioco del calcio a Terracina, non aveva chiesto all’amministrazione comunale l’impossibile, ma lavori fattibili e a basso impegno economico: come l’imprescindibile, per il progetto di avvio della nuova società, ripristino del Campo B dove poter allocare la scuola calcio.
E a ben ricordare Franco aveva anche chiesto una ripulita agli spogliatoi, con il cambio dei sanitari e una bella “biancheggiata”, anche senza richiamo ai colori sociali.
Ma, purtroppo, e ce ne dispiace, nulla è stato fatto!
Il 15 luglio avanza prepotente e si ha quasi l’impressione che “forze occulte” vogliano il trapasso del Terracina calcio 1925, e sue eventuali variazioni societarie che potrebbero tenere ancora in vita il calcio a certi livelli agonistici.
E’ così?
Il tempo, come al solito, sarà galantuomo.
Everardo Longarini
10.6.2025
